Il giardinaggio “high-tech” è ormai un’esperienza irrinunciabile per coloro che, pur risiedendo in città e non avendo un terreno a disposizione, vogliono provare a far crescere delle piantine con le proprie mani. La startup Niwa, nata nella Silicon Valley, ha presentato il primo sistema dedicato alla coltivazione di piante in appartamento. Le diverse fasi della vita dei vegetali sono infatti controllate da un’applicazione apposita per Smartphone.
Grazie a Kickstarter l’azienda ha raccolto gli oltre 100.000 dollari necessari per far prendere forma al progetto. Questo sistema di coltura idroponico è in grado di gestire in modo autonomo la coltivazione di fiori e vegetali. Gli utenti, oltre a monitorare le diverse fasi, hanno comunque l‘opportunità di intervenire per mezzo dell’app, realizzata per iOS e Android.
In pratica, chi sceglie di installare Niwa nella propria abitazione deve semplicemente porre, nella parte inferiore della struttura, le sementi che desidera far crescere, quindi riempire un serbatoio d’acqua ogni 15 giorni per garantire uno sviluppo sano alle piante. In seguito, sono i sensori a monitorare irrigazione, ventilazione, illuminazione e riscaldamento.
L’efficacia del sistema è garantita dal fatto che, in fase di progettazione, l’azienda si è avvalsa della collaborazione di diversi agricoltori, facendo tesoro dei consigli di chi opera in campo agricolo.
A livello hardware, sono 3 le versioni messe a disposizione, dalla “Mini” alla “Premium”. Quest’ultima si differenzia per la presenza di pali in alluminio ionizzato. La condivisione dei dati avviene grazie alla connessione Wi-Fi; inoltre, il sistema può disporre di un apposito cloud.
In tema di consumo energetico, quest’ultimo si attesta sui 25/50 W orari, valore che varia in base all’ambiente nel quale il sistema si trova ad operare e al tipo di coltivazione.
“Immaginiamo un futuro in cui gli individui, imprenditori, scuole e agricoltori e i continenti del mondo siano in grado di crescere quello che gli serve per vivere vite più sane e felici, indipendentemente dal tempo, conoscenze e luoghi in un modo che sia favorevole al nostro ambiente”.
Giardinaggio High-Tech: Pro o Contro?