ATmosphere EXplosive, in acronimo ATEX indica l’atmosfera esplosiva in ambienti di lavoro. Un’atmosfera si definisce come esplosiva quando al suo interno sono presenti sostanze infiammabili, quali gas, nebbie, polveri o vapori che se innescati possono dar vita ad una miscela infiammabile. A seconda della concentrazione di queste sostanze, un’ambiente si definisce più o meno esplosivo.
Gli ambienti di lavoro in cui si applica la normativa ATEX
Gli ambienti di lavoro, sottoposti alla direttiva europea 1999/92/CE sull’Atmosfera Esplosiva, sono definiti dall’articolo 287, che viene applicata a tutti i luoghi di lavoro in cui sono presenti atmosfere potenzialmente esplosive dovute a nebbia o gas infiammabili oppure provocate da polveri combustibili.
Oltre a questo genere di ambienti, sono sottoposti alla direttiva anche tutti gli ambienti di lavoro sotterranei, all’interno dei quali sono presenti o si prevedono, a seguito di analisi geologiche, la presenza di atmosfere esplosive. Rientrano in quest’ultima categoria gli scavi metropolitani, le gallerie, gli scavi archeologici, quelli necessari alla posa di infrastrutture o scavi di altro genere.
Gli obblighi del datore di lavoro
Negli ambienti di lavoro succitati prevedono diversi obblighi che il datore di lavoro deve rispettare, definiti negli articoli che vanno dal 289 al 296 del decreto 81/2008.
Primo obbligo del datore di lavoro è quello di prevenire il formarsi di atmosfere esplosive, ma se ciò non è possibile egli ha l’obbligo di evitare che tali atmosfere si accendano e di mitigare gli effetti di un’esplosione, al fine di assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Il datore di lavoro deve, inoltre, valutare nuove misure di sicurezza ogni volta che sul cantiere si verificano cambiamenti rilevanti.
Il Decreto Legislativo 106/2009 ha introdotto al Capo II del Titolo XI alcune modifiche, ad ulteriore tutela del lavoratore. Una di esse è prevista dall’articolo 293 al comma 3, attraverso il quale si obbliga il datore di lavoro di segnalare con allarmi ottici o acustici, necessari a segnalare l’accensione e il blocco dell’impianto, in tutte le aree con atmosfere potenzialmente esplosive.
La direttiva è stata ampliata con l’articolo 294-bis, incentrato sull’informazione e la formazione dei lavoratori. I lavoratori devono essere informati sulla classificazione delle zone di rischio, sulle modalità per diminuire l’insorgere di accensioni esplosive, sui sistemi di protezione degli impianto e su come manipolare i liquidi o le polveri infiammabili. Inoltre devono conoscere il significato dei segnali ottici ed acustici e sul corretto uso di protezioni personali.
Nel caso in cui il datore di lavoro non assolva agli obblighi previsti dall’articolo 290 è punito con l’arresto dai 3 mesi ai 6 o con il versamento di un’ammenda compresa fra 2.500 e 6.400€. Per la violazione di tutti gli altri obblighi, datore di lavoro e dirigenti sono sottoposti alle medesime punizioni.
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