In base alle informazioni rilasciate dai vertici Apple sembra proprio che il nuovo HomePod sia destinato a cambiare radicalmente le modalità di fruizione della musica negli ambienti domestici. Il design originale di questo diffusore nasconde una tecnologia innovativa che mira al raggiungimento di livelli qualitativi altissimi.
Presentato come uno speaker casalingo progettato per “reinventare la musica nelle case” può disporre di 7 tweeter a 360° in grado di portare il suono in qualsiasi direzione. Ad affiancare i tweeter sono un subwoofer e un chip dedicato.
Questo dispositivo ha anche la capacità di analizzare gli spazi, permettendo di bilanciare la diffusione del segnale. Progettato per lavorare “a braccetto” con Apple Music, permetterà di riprodurre fino a 40 milioni di brani, senza considerare le librerie dell’utente. Da segnalare la possibilità di sincronizzare lo speaker con un secondo HomePod.
Confrontato con l’iPod, la differenza principale è rappresentata dal fatto che il nuovo dispositivo è controllabile attraverso comandi vocali. Sono 6 microfoni attivi a catturare la voce dell’utente, indirizzando i comandi a Siri, l’ormai notissimo assistente virtuale di Apple.
Il processore A8 assicura una correzione acustica in tempo reale, cancellando l’eco e il riverbero e, in questo modo, applicando una curva di equalizzazione che tenga conto della stanza in cui si viene a trovare l’utente. Sul piano pratico questo significa percepire in ogni istante l’esatta posizione dell’utente, modificando la distribuzione del suono per rendere l’ascolto ottimale. È la presenza dei 6 microfoni omnidirezionali a rendere possibile il raggiungimento di risultati ottimali.
Se la riproduzione musicale è la funzionalità principale, il nuovo speaker è anche in grado di inviare messaggi, ricevere aggiornamenti e controllare gli elettrodomestici a distanza. Questo sempre attraverso i comandi vocali, sfruttando Siri.
Il dispositivo debutterà entro la fine del 2017 in Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Per vederlo in Italia sarà necessario attendere almeno l’anno successivo.