Nel mondo odierno, dove il rumore è diventato una costante della nostra vita, spesso ci troviamo a lavorare in ambienti molto rumorosi senza usare adeguate precauzioni per salvarguardare il nostro udito. Infatti, rimanere esposti per lunghi periodi di tempo ad un rumore alto può causare danni irreversibili e permanenti al nostro udito. Per questo l’Unione Europea ha promulgato una legge dove rende obbligatorio l’utilizzo di cuffie antirumore per tutti coloro che sono esposti ogni giorno a livelli di rumore elevati (superiori ad 80 dB).
Quali cuffie antirumore scegliere?
Prima di tutto bisogna sapere il tipo di suono a cui si è esposti, che si può scoprire con un misuratore di suono. Questo strumento calcola la pressione delle onde sonore in unità (chiamate decibel, dB) e definisce qual’è il livello di intensità sonora tenendo conto della maggiore sensibilità dell’orecchio umano alle basse frequenze attraverso 2 importanti indicatori: A-pesato e C-ponderato. In questo modo è possibile comprendere ciò che l’orecchio umano effettivamente sente con frequenze differenti. Nello specifico, ci sono tre metodi per valutare quali cuffie antirumore sono più adatte al nostro lavoro.
Metodo 1: decibel e SNR
Le cuffie insonorizzate riducono o attenuano il suono in maniera differente a seconda del numero di decibel. Guardare i decibel è la forma migliore per capire qual’è il livello di protezione di cui abbiamo bisogno. La tabella riportata qui sotto mostra i livelli di decibel tipici di differenti suoni.
Guardando le informazioni presenti su ciascuna cuffia antirumore, vediamo una tabella con valori di attenuazione. Questi valori indicano la quantità di suono ridotto dalle cuffie, in modo da poter valutare se la protezione offerta è adatta al rumore a cui si è esposti. Inoltre, è necessario fare in modo che il rumore che raggiunge l’orecchio sia inferiore a 85 dB e, preferibilimente, tra 70 e 80 dB. Se è ancora più alto, si può usare una doppia protezione con tappi per le orecchie, che possono aumentare il SNR (Single Number Rating, numero che ci indica di quanto saranno ridotti i decibel usando le cuffie). Tuttavia, ricordiamoci di non esagerare! Se le cuffie sono troppo isolanti, non possiamo sentire quello che sta succedendo intorno a noi, correndo un rischio inutile. Per questo è importante evitare cuffie antirumore che riducono il suono ad un livello inferiore a 70 dB.
Metodo 2: calcolo HML
Alcune cuffie antirumore sono più efficaci nel ridurre i suoni a determinate frequenze. Nella scelta di una cuffia antirumore è importante verificare anche i valori HML, che indicano qual’è la protezione delle cuffie da basse, medie ed alte frequenze. Così, è possibile decidere se le cuffie sono adeguate al nostro lavoro, realizzando un calcolo con valori HML.
Metodo 3: Octave Band Analysis
Un’analisi accurata del rumore nel nostro ambiente di lavoro (chiamata anche “Octave Band Analysis”) descrive i livelli di rumore a diverse frequenze. Infatti, in ciascuna cuffia antirumore sono indicati anche gli APVs, che riportano il numero di decibel ridotti per ogni frequenza. L’utilizzo di questo valore è decisamente il modo più preciso per calcolare se una cuffia antirumore fornisce il giusto livello di protezione.
In conclusione, una volta che sappiamo il livello di protezione di cui abbiamo bisogno, dobbiamo decidere se la cuffia antirumore è comoda da indossare (per esempio, persone con occhiali) e dobbiamo garantire che il modello scelto sia compatibile con altri dispositivi di protezione (per esempio, visiere e caschi). Fortunatamente, la maggior parte dei modelli sono disponibili in versioni neckband e casco e sono ideali per essere usati con dispositivi di sicurezza.
Il rumore è spesso un grosso problema in numerosi ambienti di lavoro. Abbiamo selezionato un’ampia gamma di cuffie antirumore altamente professionali per la salvaguardia totale del tuo udito e di quello dei tuoi collaboratori, scegli quella più adatta alle tue esigenze tra quelle presenti nel nostro catalogo.