Quando per il proprio lavoro si è esposti per lunghi periodi a rumori che vanno oltre il livello di guardia, si andrà incontro a un danno da rumore che può provocare dalla diminuzione fino alla perdita dell’udito, oltre ad altre conseguenze sulla salute. La normativa vigente prevede che le aziende effettuino una valutazione dei rischi e che sulla base dei risultati debbano essere adottate delle misure di sicurezza che proteggano dai danneggiamenti provocati dal rumore. Le cuffie antirumore oggi sono state riconosciute come dispositivi di protezione individuale obbligatori (DPI).
Cos’è il rumore e perchè è nocivo per la nostra salute?
Il rumore si caratterizza dalla sua frequenza, alta o bassa che sia, e dalla sua intensità. In particolare, esso diventa un vero e proprio pericolo per la nostra salute quando questi fattori superano una determinata soglia: l’esposizione a lungo termine al rumore uguale o superiore a 85dB può danneggiare l’udito e creare gravi problemi.
Il rischio dipende anche ad ulteriori fattori:
- La durata dell’esposizione
- La distanza del lavoratore in relazione alla fonte di rumore
- Il tipo di rumore
- La sensibilità del lavoratore al rumore.
Solo oggi, 40 milioni di lavoratori sono esposti giornalmente a livelli nocivi di rumore sul posto di lavoro; e 13 milioni di loro soffrono di problemi di udito. Il rumore è uno dei 3 principali pericoli per la salute nel lavoro, lo precedono solo i problemi respiratori e le cadute.
Quale tipi di cuffie antirumore scegliere per la tipologia di lavoro?
Per potersi orientare nella scelta della migliore protezione in base al tipo di lavoro, bisogna fare un confronto tra i due i tipi di cuffie che si trovano sul mercato: quelle passive e quelle attive.
Le prime servono ad attenuare i rumori esterni, sono però sprovviste di un microfono che consenta di comunicare con gli altri e non sono dotate di attacchi per collegarle a dispositivi mobili o di comunicazione. Queste cuffie sono adatte ad ambienti lavorativi come i cantieri, le officine e l’industria. Inoltre, sono realizzate in un materiale tale da ridurre la pressione sonora provocata dai macchinari e devono essere scelte tenendo presente il livello di attenuazione di rumore necessario.
Ad esempio, se nell’ambiente di lavoro il rumore arriva fino a 87 dB, la cuffia da scegliere è quella che garantisca la protezione per questa determinata soglia.
Le cuffie protettive attive, essendo dotate di microfoni, permettono di comunicare con altri colleghi, e sono ideali negli ambienti lavorativi in cui dei team di persone devono comunicare tra loro.
La scelta delle migliori cuffie antirumore deve ricadere sui modelli che riescono a conciliare la giusta attenuazione di rumore, la resistenza dei materiali e il massimo comfort durante l’utilizzo.