I ricercatori del laboratorio Witlab hanno presentato ArcheoRov, il primo drone customizzabile e open source destinato alle ricerche archeologiche, ma ideale anche per biologi marini e per gli appassionati di fotografie subacquee. È in grado, inoltre, di aiutare nelle operazioni di pulizia dei fondali, individuando con facilità eventuali rifiuti.
Ideato in collaborazione con un team composto da 5 studenti, questo drone è nato in seguito ad una richiesta giunta da un gruppo di archeologi trentini, alla ricerca di una soluzione tecnologicamente avanzata per l’esplorazione dei fondali dei laghi alpini. Il peso di soli 6 kg (prodotti simili pesano normalmente 10 volte di più), permette di trasportarlo comodamente all’interno di uno zainetto.
Un altro punto di forza di tale strumento è la sua possibilità di utilizzo anche senza essere in possesso di un patentino specifico. Chi non ha intenzione di effettuare immersioni può impiegarlo per osservare quanto accade sui fondali (fino ad una profondità massima di 100 metri), comandandolo a distanza attraverso un Pc o un tablet.
Il primo modello di ArcheoRov presentato dispone di 2 telecamere, rispettivamente per le riprese 3D e per la navigazione. In base alle indicazioni fornite da Witlab, in futuro verranno lanciate anche versioni arricchite dalla presenza di termometro, sonar e braccia meccaniche. È il sistema open basato sull’impiego dei due protocolli “OpenROV” e “BlueROV” a rendere possibili tali modifiche. Attraverso il drone gli esperti avranno modo di effettuare dei test sul pH dell’acqua.
Sarà la piattaforma di crowfunding Kickstarter a lanciarlo entro i primi mesi del 2017. Il prezzo dovrebbe essere di circa 2.500 euro, una cifra notevolmente inferiore a quello di droni dalle caratteristiche simili attualmente in commercio.
Sbarca quindi finalmente anche il primo modello di drone sottomarino, per di più made in Italy… e nello specifico tra le montagne trentine, in quel di Rovereto! Leggero, trasportabile in uno zaino ed economico sarà davvero in grado di aiutare i ricercatori?