Se anche a voi scappa un sorrisino ironico o una lacrimuccia nostalgica ogni volta che incappate nell’irriducibile parente di turno che usa ancora la macchinetta fotografica col rullino, preparatevi a sentirvi presto dei dinosauri. Molti degli oggetti comuni che usiamo quotidianamente, infatti, verranno presto soppiantati da nuove tecnologie che li ridurranno ad articoli d’antiquariato, materiale vintage, ruderi che si usavano “una volta”.
Mettetevi una mano in tasca, ad esempio. Il vostro portafogli, ben nutrito o magro che sia, tra poco non avrà più nulla da contenere, perché scomparirà il denaro contante: tutti i pagamenti si effettueranno con una app dal proprio smartphone.
E persino la patente potrebbe dirci “ciao”: a cosa servirebbe, se le auto si guideranno da sole? A proposito, finché le guidiamo noi, potrebbero comunque esserci novità: telecamere di serie su tutte le auto per fare manovra con la massima sicurezza. Chi ne farà le spese? Lo specchietto retrovisore, ovviamente.
Capitolo casalingo. Dobbiamo entrare in casa, cosa prendiamo? Le chiavi, giusto. Come siamo antichi! Tra un po’ basterà digitare un codice, usare il bluetooth, avvicinare il volto per il riconoscimento dell’iride e potremo dire addio anche ad oggetti comuni come chiavi, portachiavi e serrature varie.
Una volta entrati in casa, la prima cosa che facciamo è svuotare le tasche e mettere il telefonino a caricare: preparatevi a poggiarlo su una semplice piattaforma di ricarica, senza dover collegare alcun cavo, ma in un prossimo futuro non servirà neanche questo, perché i telefoni si ricaricheranno sfruttando i raggi infrarossi della luce.
Che ne dite, ora, di fare il bucato? Sembra fantascienza, ma presto anche le ingombranti lavatrici potrebbero finire nel dimenticatoio: speciali tessuti rivestiti di nanoparticelle che reagiscono al sole si smacchieranno da soli, e tovaglie e vestiti saranno pronti per essere di nuovo indossati!
Quindi non ridete troppo quando vedete l’enciclopedia del nonno: un giorno qualcuno farà lo stesso pensando a Wikipedia!